La procura del Venezuela ha
confermato che l'oppositore Fernando Martínez Mottola - da marzo
rifugiato politico presso l'ambasciata argentina di Caracas - si
è presentato spontaneamente davanti alle autorità del suo Paese
per testimoniare sui "gravi atti violenti, cospirazioni e azioni
di destabilizzazione" organizzati all'interno della sede
diplomatica di Buenos Aires "dopo le elezioni politiche del 28
luglio".
In una nota, la magistratura evidenzia che il componente del
"l'organizzazione estremista Vente Venezuela" - il partito della
leader dell'opposizione Maria Corina Machado - ha collaborato
"attivamente" con le autorità.
Ex ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni durante la
presidenza di Carlos Andrés Pérez, nel 2019 Martínez Mottola
aveva integrato la delegazione dell'opposizione guidata da Juan
Guaidó (autoproclamatosi presidente ad interim), nel corso dei
negoziati politici intavolati con il governo di Nicolas Maduro
in Norvegia.
La notizia dell'uscita a sorpresa di Martinez Mottola dalla
sede diplomatica - da luglio sotto la protezione del Brasile
dopo l'interruzione delle relazioni diplomatiche con l'Argentina
- era stata diffusa ieri. Gli oppositori denunciano da settimane
lo stato di assedio dell'ambasciata, chiedendo un salvacondotto
per lasciare il Paese e rifugiarsi in Argentina.
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