Cindy Vargas, la giovane che
avrebbe avuto una relazione con l'ex presidente della Bolivia
Evo Morales nel 2015, rimanendo incinta da minorenne, ha
concesso un'intervista al canale televisivo DNews.
Durante l'intervista, Vargas non ha mai citato Morales ne
ha detto quale sia il cognome registrato di sua figlia ma ha
invece accusato il ministro del Governo della Bolivia, Eduardo
Del Castillo, e la procuratrice distrettuale di Tarija (nel sud
della Bolivia), Sandra Gutiérrez, di aver agito in complicità
nel reato di tratta di cui ora sono accusati Morales (che dovrà
testimoniare nel caso l'11 gennaio 2025) ma anche i suoi
genitori.
"Oggi criminalizzano mio padre (in carcere da ottobre) e
mia madre", ha detto, aggiungendo che loro non conoscevano
l'identità del padre della nipote fino al 2017, quando Cindy ha
detto la verità alla mamma, che l'ha consigliata di registrare
la figlia con il cognome Morales.
Secondo Vargas, il giorno in cui portò la piccola a
registrare sua figlia, la titolare dell'ufficio avrebbe tentato
di "costringerla" a non farlo, ma lei si è rifiutata.
Vargas ha aggiunto che dal 2016 ha iniziato a ricevere
minacce dall'allora segretario tecnico del Senato Del Castillo
per costringerla a cambiare il cognome della figlia. La 24enne
ha aggiunto che l'ultimo incontro con l'attuale ministro del
Governo è avvenuto a inizio 2024, nell'hangar presidenziale di
Tarija.
"Il ministro Del Castillo non solo è stato complice ma è
anche autore di tratta", ha denunciato Vargas, accusando
Gutiérrez di avere gestito i permessi affinché lei, con sua
figlia, andassero in Argentina, nel 2019.
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