Il Partito Comunista del Venezuela
ha chiesto il "rilascio immediato" dell'ex candidato alla
presidenza Enrique Márquez, arrestato ieri da agenti della
sicurezza dello Stato.
"Chiediamo una prova di vita, il suo rilascio immediato e la
cessazione della repressione governativa. Difendere la
Costituzione non è un crimine", ha detto il partito comunista in
un comunicato, precisando che "in Venezuela è in corso una
pericolosa cospirazione da parte dei poteri costituiti - sotto
il controllo totale della direzione del Partito Socialista Unito
del Venezuela, il Psuv (del presidente Nicolás Maduro) - per
ignorare la volontà popolare".
Nel comunicato, il Pcv invita le "forze genuinamente
democratiche e popolari" alla più ampia "unità di azione" per
affrontare la "deriva autoritaria della gestione antioperaia e
antipopolare di Maduro e procedere verso il recupero delle
garanzie costituzionali".
Márquez, ex vicepresidente del Consiglio elettorale
venezuelano ed ex deputato, aveva chiesto in numerose occasioni
dopo le presidenziali del 28 luglio scorso la pubblicazione dei
verbali elettorali e si era rifiutato di firmare la sentenza
della Corte suprema di Giustizia che aveva convalidato la
proclamazione di Maduro come presidente.
Il 31 dicembre scorso l'ex candidato presidenziale aveva
ribadito che la "volontà di cambiamento" politica dei
venezuelani è "intatta", nonostante sia il Consiglio elettorale
venezuelano che la Corte suprema di Giustizia "si siano posti ai
margini" della Costituzione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA