Il presidente del Venezuela,
Nicolás Maduro, ha detto che il suo primo decreto dopo
l'insediamento di dopodomani sarà per chiedere al Parlamento che
controlla una riforma della Costituzione.
Maduro ha dichiarato oggi in Parlamento che "il 10 gennaio,
dopo aver prestato il giuramento costituzionale obbligatorio
davanti a voi, firmerò il primo decreto per realizzare una
grande riforma costituzionale".
Già il 1 maggio del 2017, il presidente del Venezuela aveva
proposto un'Assemblea Costituente che poi non scrisse neanche un
articolo della "nuova Magna Carta dei Comuni" ma sì tolse tutti
i poteri al Parlamento, all'epoca controllato dall'opposizione.
Maduro ha spiegato che l'obiettivo è "definire chiaramente il
modello di sviluppo venezuelano per i prossimi 30 anni e
democratizzare all'infinito la vita politica e sociale,
trasformando questo Stato in uno Stato davvero democratico, del
popolo per il popolo e con il popolo".
Maduro ha più volte affermato negli ultimi giorni che è
necessario riformare le leggi per porre fine ai "partiti
politici come li conosciamo" e approfondire "la democrazia
diretta", aggiungendo che il Venezuela ha un regime di governo
"popolare, militare e di polizia", oltre che "socialista e
profondamente chavista".
Maduro ha concluso il suo intervento in Parlamento precisando
che il Venezuela sta intraprendendo "tutte le azioni nazionali e
internazionali per difendere il paese", assicurando che "la
diplomazia dell'inganno è finita".
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