Per la prima volta dalla rivoluzione
castrista del 1959 il governo di Cuba ha concesso un ampio
appezzamento di terra a un'impresa straniera, da destinare alla
coltivazione del riso. Lo riferisce l'organo ufficiale del
partito comunista cubano, Granma, secondo cui la società
vietnamita autorizzata dal governo gestirà per i prossimi tre
anni 308 ettari di terreno nella provincia di Pinar del Rio, a
100 chilometri da L'Avana.
La semina delle prime mille piante di riso è prevista per
l'inizio del 2025 e l'intenzione dell'azienda asiatica è di
piantarne ulteriori 5.000 entro l'anno.
Oltre a inviare i propri specialisti sull'isola, l'impresa
vietnamita fornirà fertilizzanti, erbicidi, pesticidi e altre
risorse necessarie alla produzione. Nel primo anno si prevede
una produzione di sette tonnellate di riso.
Cuba necessita di circa 700.000 tonnellate di riso all'anno
per il consumo nazionale, ma ne produce meno di 30.000. Negli
ultimi anni, Vietnam e Cina hanno donato grandi quantità di riso
a Cuba per sostenere il Paese caraibico alle prese con una grave
crisi economica che rende difficile al governo acquistare sul
mercato internazionale alimenti e beni di prima necessità.
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