Il procuratore generale
venezuelano Tarek William Saab ha detto alla televisione di
stato Venezolana de Televisión, Vtv, di aver chiesto un mandato
di arresto con relativo invio di un'allerta rossa all'Interpol
contro l'ex presidente della Colombia, Álvaro Uribe, e contro il
leader dell'opposizione Leopoldo López, che da 5 anni vive in
esilio.
Saab ha accusato Uribe, da lui definito "un criminale e un
serial killer", di "voler inondare di sangue il Venezuela" dopo
che l'ex presidente colombiano aveva chiesto lo scorso 11
gennaio "un intervento internazionale, preferibilmente avallato
dalle Nazioni Unite, che scacci questi tiranni dal potere (in
riferimento al presidente di fatto, Nicolás Maduro) e convochi
immediatamente delle elezioni libere".
López che, dopo 3 anni e mezzo di detenzione nel carcere
militare di Ramo Verde (2014-2017) e due ai domiciliari
(2017-2019), aveva lasciato il Venezuela nel 2020 per la Spagna
(dopo un altro anno passato nell'ambasciata del paese iberico),
è stato invece accusato sulla televisione di stato da Saab dei
reati di "istigazione ad azioni armate contro la Repubblica,
tradimento, cospirazione e associazione criminale", tra gli
altri.
Per il procuratore generale di Maduro alla base della
denuncia contro López è di avere sostenuto pubblicamente la
proposta fatta l'altroieri da Uribe.
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