Il giornalista
guatemalteco José Rubén Zamora, resterà ai domiciliari e non
dovrà ritornare in carcere. Lo ha deciso la Corte suprema del
Paese centroamericano, sospendendo un'ordine della seconda
sezione di Appello che, lo scorso 15 novembre, aveva invece
deliberato che tornasse in carcere.
"Continuerò a rispettare le misure imposte e aspetterò a
casa. Tornerò in prigione, se necessario, finché non sarà fatta
giustizia", ;;ha detto Zamora lasciando la sede del massimo
tribunale guatemalteco.
Il giornalista, fondatore di el Periódico, era stato
arrestato il 29 luglio del 2022, pochi giorni dopo aver accusato
di corruzione sul suo quotidiano, fatto chiudere un anno dopo,
l'allora presidente, Alejandro Giammattei (2020-2024).
Nel giugno del 2023 era stato condannato a sei anni di
carcere per riciclaggio ma la condanna fu annullata nell'ottobre
del 2023 dalla Corte d'appello che ordinò la ripetizione del
processo, concedendogli i domiciliari dopo 812 giorni di
detenzione. Poco dopo essere tornato a casa sua, Zamora era
stato visitato dall'attuale presidente del Guatemala, Bernardo
Arevalo, che gli aveva espresso solidarietà. Organizzazioni
internazionali, come la Società interamericana della stampa,
hanno presentato numerosi rapporti secondo cui il processo
contro il giornalista è stato caratterizzato da incoerenze e da
violazioni del suo diritto alla difesa.
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