La Corte Suprema del Perù ha
annullato il processo per riciclaggio di denaro contro la figlia
49enne dell'ex presidente Alberto Fujimori, Keiko Fujimori,
accusata di avere incassato tangenti dalla multinazionale
brasiliana Odebrecht (oggi Novonor), per finanziare le sue
candidature presidenziali nel 2011 e nel 2016.
La giudice Mercedes Caballero della terza Corte Penale ha
dichiarato in udienza che Fujimori, insieme ad altri imputati,
sono stati esclusi dal processo in conformità con una recente
sentenza della Corte costituzionale, che aveva escluso un altro
imputato sulla base della violazione del suo diritto alla difesa
(l'ex dirigente di Odebrecht in Perù, il brasiliano Jorge Simoes
Barata, coinvolto nel caso 'Gasdotto Sud Peruviano').
Accusata di riciclaggio di denaro, criminalità organizzata,
ostruzione della giustizia e falsa testimonianza, Keiko Fujimori
aveva trascorso 16 mesi in custodia cautelare prima di essere
liberata alla vigilia delle presidenziali del 2021, che poi ha
perso per la terza volta consecutiva.
I pubblici ministeri avevano chiesto 30 anni di carcere e
un'interdizione di 15 anni dagli incarichi pubblici. Ora,
invece, Keiko Fujimori torna in corsa in vista delle
presidenziali del prossimo anno, a meno che la Procura non
decida di ricorrere in appello e riesca a ribaltare
l'annullamento decretato oggi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA