In seguito alla sentenza della
Corte Costituzionale sulle risorse da destinare all'istruzione
in Costa Rica, il ministro delle Finanze del Paese
centroamericano, Nogui Acosta, ha assicurato che per poter
assegnare alle attività di formazione una cifra pari all'8% del
prodotto interno lordo, l'imposta sul valore aggiunto dovrebbe
aumentare dal 13% al 23%. Altre opzioni sarebbero il ricorso ai
prestiti o la chiusura di istituzioni pubbliche.
"La tabella di marcia sarebbe quella di iniziare a vedere quale
delle 19 istituzioni pubbliche chiudere per prima. Come seconda
possibilità, potremmo aumentare l'Iva al 23%. La terza opzione è
quella di indebitare il Paese al 3,5% del Pil per i prossimi
anni", ha affermato il ministro.
Acosta ha ammesso che il governo non può attualmente ottemperare
alle recenti dichiarazioni della Corte Costituzionale, che ha
ribadito il carattere obbligatorio del mandato costituzionale
sull'8% del Pil. Secondo i giudici, il potere esecutivo viola i
diritti fondamentali dei cittadini relativi all'accesso
all'istruzione pubblica.
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