In Messico, i centri per i migranti rimpatriati sono attualmente "vuoti", ha affermato oggi la ministra dell'Interno Rosa Icela Rodríguez.
Una
settimana dopo che Donald Trump, che ha minacciato l'espulsione
di massa di persone senza documenti, ha assunto l'incarico di
presidente degli Stati Uniti, le 10 strutture predisposte nei
sei stati di confine non erano state utilizzate fino a ieri, ha
riferito la funzionaria durante la conferenza stampa mattutina
della presidente Claudia Sheinbaum.
Nella conferenza di ieri, il capo dell'esecutivo ha riferito
che tra il 20 e il 26 gennaio sono stati deportati in Messico
4.094 migranti provenienti dagli Stati Uniti, la stragrande
maggioranza dei quali di nazionalità messicana.
La responsabile della politica interna del Paese ha spiegato
che i connazionali deportati ricevono dal governo 2 mila pesos
(circa 93 euro) per il ritorno nelle comunità di origine, nonché
l'alloggio - se necessario - in questi centri di assistenza,
oltre all'iscrizione immediata all'Istituto messicano della
previdenza sociale, l'adesione ai programmi di sostegno e il
rilascio dei documenti di identità.
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