Si è conclusa senza i temuti incidenti la protesta settimanale dei pensionati a Buenos Aires: il corteo è stato caratterizzato da una massiccia operazione di sicurezza che ha impedito ai dimostranti (meno numerosi di mercoledì scorso) di oltrepassare le strade adiacenti al Parlamento argentino.
Tafferugli isolati con la polizia e tra
gli stessi dimostranti, che hanno individuato tra la folla degli
"infiltrati" o dei "provocatori".
In un discorso pronunciato in piazza, i rappresentanti degli
organizzatori (i partiti di sinistra all'opposizione) hanno
invocato un nuovo sciopero generale della Confederazione
generale del lavoro (Cgt, la principale centrale sindacale
dell'Argentina) e chiesto le dimissioni del ministro della
Sicurezza, Patricia Bullrich, principale bersaglio di critiche e
cori durante la manifestazione.
Nonostante la presenza di persone che indossavano magliette
da calcio, alcune delle quali coinvolte in incidenti senza gravi
conseguenze, non si sono visti gli ultras delle principali
squadre argentine, che avevano dato manforte all'ultima
protesta.
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