Nel 2024 il Brasile ha perso il 2,2% della sua superficie idrica rispetto al 2023.
Lo
riferisce l'Ong MapBiomas secondo cui "le dinamiche di
occupazione e utilizzo del territorio in Brasile, insieme agli
eventi meteorologici estremi causati dal riscaldamento globale,
stanno rendendo il Brasile più arido".
Nel Paese che conta sulla maggior riserva di acqua potabile
del mondo - il 12% - dal 2009 si registra una tendenza alla
progressiva siccità.
"Questi dati servono come monito sulla
necessità di adottare strategie di gestione delle risorse
idriche e politiche pubbliche che invertano questa direzione",
aggiunge l'Ong.
L'attuale superficie idrica del gigante latinoamericano è
inferiore del 4% rispetto alla media storica misurata da
MapBiomas dal 1985 pari a 18,5 milioni di ettari. Questa
riduzione si è accelerata nell'ultimo decennio, quando il Paese
ha registrato otto dei dieci anni più siccitosi della sua
storia.
In Amazzonia - che ospita il 61% della superficie idrica del
Paese - l'estrema siccità verificatasi lo scorso anno ha causato
la perdita del 3,6% delle riserve nel 2024 rispetto alla media
storica.
Il Pantanal, la più grande pianura alluvionale del pianeta e
che copre il 2% della superficie idrica del Brasile (366.000
ettari), è il bioma che ha perso più risorse idriche. Nel 2024
la superficie idrica è inferiore del 61% alla media storica.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA