In Cile, un gruppo di vittime e residenti dell'ex Colonia Dignidad, oggi Villa Baviera, hanno espresso il loro sostegno al piano di espropriazione promosso dal governo del presidente Gabriel Boric.
La proposta mira a confiscare circa 117 ettari della
proprietà situata a 380 chilometri a sud di Santiago, nella
regione del Maule, un'area che è stata teatro di gravi
violazioni dei diritti umani durante il periodo in cui era
guidata dall'ex militare nazista Paul Schäfer.
Il sostegno al piano di espropriazione è stato formalizzato
attraverso una lettera consegnata al capo dello Stato presso il
Palazzo della Moneda.
Nella lettera, coloni ed ex coloni della
zona, vittime di abusi e lavori forzati, hanno affermato che
l'espropriazione rappresenta un passo necessario per garantire
la memoria degli orrori lì vissuti. "Si tratta di una misura
necessaria che fornisce giustizia concreta a noi, vittime di
Colonia Dignidad", si legge nel documento.
Colonia Dignidad, fondata nel 1961, operò come una setta che
per oltre tre decenni sottopose i residenti (minori compresi) a
lavori forzati, punizioni, manipolazione mentale e in alcuni
casi anche ad abusi sessuali.
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