Il governo venezuelano ha
annunciato di aver concordato con gli Stati Uniti di riprendere
i voli di rimpatrio dei migranti a partire da domani, dopo aver
denunciato il blocco delle stesse operazioni da parte del
Dipartimento di Stato americano.
"Il Venezuela informa che, nell'ambito del Piano di ritorno
alla patria e con l'obiettivo di far tornare i nostri
compatrioti nella loro nazione con i loro diritti umani
tutelati, abbiamo concordato con il governo degli Stati Uniti di
riprendere il rimpatrio dei migranti venezuelani", ha reso noto
sui social Jorge Rodríguez, rappresentante del 'chavismo' al
potere nei negoziati con gli Stati Uniti.
"La migrazione non è un crimine e non ci fermeremo finché non
avremo assicurato il ritorno di tutti coloro che ne hanno
bisogno e non avremo liberato i nostri fratelli e sorelle
sequestrati in El Salvador", ha concluso il fedelissimo del
presidente de facto del Venezuela, Nicolas Maduro.
La ripresa dei voli di rimpatrio avrà luogo dopo che
Washington ha inviato a El Salvador più di 200 migranti
venezuelani, arrestati per i loro presunti legami con
l'organizzazione criminale Tren de Aragua.
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