A fronte delle forti
pressioni svalutative sul peso e l'impatto di queste sulle
riserve della Banca Centrale - scese ai minimi da gennaio 2024 -
il governo argentino di Javier Milei si è visto nella necessità
di rivelare che l'ammontare dell'accordo che sta negoziando con
il Fondo monetario internazionale (Fmi) è di 20 miliardi di
dollari.
Lo ha annunciato oggi il ministro delle Finanze, Luis Caputo,
in una conferenza a Buenos Aires rivelando il contenuto di una
conversazione tenuta ieri con la stessa direttrice
dell'istituzione multilaterale di credito, Kristalina Georgieva.
"Tenendo conto che mancano ancora alcune settimane alla
riunione del board dell'Fmi per l'approvazione definitiva del
credito ho parlato con il direttore generale e le ho chiesto di
poter rivelare almeno l'ammontare del monto e porre fine alle
voci che cercano di destabilizzare il governo", ha affermato
Caputo, precisando di seguito che "l'ammontare è di 20 miliardi
di dollari ed è molto superiore a quello di cui si parlava".
Il ministro ha quindi aggiunto che Buenos Aires sta
negoziando "un pacchetto di prestiti aggiuntivi anche con altre
istituzioni di credito multilaterali come la Banca Mondiale, la
Banca interamericana per lo sviluppo (Bid) e la Banca Caf"
prevedendo che, con l'iniezione di questi fondi, "le riserve
dellaa Banca Centrale cresceranno fino a circa 50 miliardi di
dollari" dall'attuale minimo di 26,5 miliardi.
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