Pechino condanna le dimissioni di
massa dei deputati pro-democrazia del parlamentino di Hong Kong,
definendole una "farsa" e una "sfida aperta" alla autorità sua e
della Basic Law, la costituzione dell'ex colonia.
In una nota, l'Ufficio per gli affari di Hong Kong e Macao,
che fa capo al governo centrale, ha definito la mossa "un
atteggiamento di ostinata resistenza. Se i deputati puntano a
usare le dimissioni per un'opposizione radicale e per
sollecitare un'influenza esterna, hanno fatto male i loro
conti". Pechino ha cacciato 4 deputati del Civic Party, parte
del fronte pro-democrazia,sul giudizio di "mancanza di
patriottismo": i 15 rappresentanti residui pro-democrazia hanno
risposto dimettendosi in blocco.
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