L'Italia ha condannato oggi
davanti al Consiglio Onu dei diritti umani la "brutale
repressione" delle proteste pacifiche in Birmania (Myanmar). Nel
suo intervento nel quadro del Dialogo Interattivo con il
Relatore Speciale ONU per il Myanmar Thomas Andrews,
l'Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, Rappresentante Permanente
d'Italia presso le Nazioni Unite a Ginevra, ha ribadito la
"ferma condanna da parte dell'Italia del colpo di Stato" e la
richiesta di porre immediatamente fine allo stato di emergenza e
di liberare il Presidente Win Myint, la Consigliere di Stato
Aung San Suu Kyi, gli attivisti della società civile e tutti
coloro che sono ingiustamente detenuti".
L'Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado - riferisce una nota
della Rappresentanza - ha altresì reiterato la condanna della
"brutale repressione delle proteste pacifiche nel Paese",
esortando il regime militare a fermare l'uso eccessivo della
forza letale nei confronti della popolazione" e a garantire il
"pieno rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto".
L'Ambasciatore ha infine espresso la "solidarietà dell'Italia
nei confronti del popolo del Myanmar e di coloro che cercano in
modo pacifico di assicurare che il Paese riprenda il percorso
verso la democrazia".
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