I seggi elettorali si sono aperti
stamani in Armenia per le elezioni legislative anticipate,
pericolose per il primo ministro Nikol Pashinyan dopo la
sconfitta militare del piccolo Paese del Caucaso nel
Nagorno-Karabakh. L'ex giornalista salito a capo del Governo nel
2018 grazie a una rivoluzione pacifica contro le vecchie élite
corrotte affronta il suo principale rivale, l'ex presidente
Robert Kocharyan, che accusa il suo avversario politico di
incompetenza e a cui si contrappone come leader esperto.
Un recente sondaggio del gruppo Mpg, affiliato alla Gallup
International Association, mostra l'alleanza di Kocharyan in
leggero vantaggio con il 28,7% delle intenzioni di voto, e il
partito di Pashinyan appena indietro, al 25,2%. Dopo sei
settimane di cruenti scontri nel Nagorno-Karabakh, durante i
quali hanno perso la vita migliaia di persone, a novembre
Armenia e Azerbaigian hanno siglato un accordo di cessate il
fuoco mediato dalla Russia. In base all'intesa, l'Azerbaigian ha
mantenuto i territori conquistati e l'Armenia gli ha ceduto
anche altre zone del Nagorno-Karabakh e dei territori limitrofi.
Sempre sulla base dell'accordo, inoltre, la Russia ha inviato
circa 2.000 soldati nel Nagorno-Karabakh per garantire il
rispetto della tregua.
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