(v: 'Afghanistan: 'evacuazione Gb da Kabul...' delle 08:11)
Il premier britannico Boris Johnson
ha respinto con forza le accuse fatte al suo esecutivo da un ex
alto funzionario del Foreign Office, Raphael Marshall, che ha
parlato di un ritiro "caotico" e totalmente disorganizzato
dall'Afghanistan. Il primo ministro ha invece elogiato il
"lavoro assolutamente eccezionale" compiuto dal personale
diplomatico durante l'evacuazione di Kabul, ammettendo che "a
volte le decisioni richiedono più tempo di quanto vorremmo". E
ha aggiunto: "E' stata comunque una cosa sorprendente
trasportare in aereo 15.000 persone da Kabul in circostanze
tanto difficili". Johnson ha bollato come "senza alcun senso" il
sospetto, avanzato sempre dalla 'gola profonda' Marshall, di
essere intervenuto personalmente per dare priorità
all'evacuazione degli animali, in particolare i cani. In merito
si è anche parlato di presunte pressioni fatte dalla moglie del
premier, Carrie Johnson, smentite da Downing Street. Sotto
accusa è finito anche l'attuale vicepremier, Dominic Raab, che
al tempo della presa di potere dei talebani era ministro degli
Esteri, con la responsabilità quindi di coordinare da parte
britannica l'evacuazione da Kabul. Il leader laburista Keir
Starmer ha affermato in proposito: "Avrebbe dovuto dimettersi in
quel momento, sarebbe stata la cosa più decente e onorevole da
fare".
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