Gli studenti di una scuola
superiore statale, nel villaggio di Jaul, nello stato
nord-orientale dell'Uttarakhand, da una settimana rifiutano di
mangiare alla mensa, perché la cuoca appartiene alla casta dei
Dalit, gli ex intoccabili. Lo ha denunciato ai media il preside
Prem Singh, che dirige l'istituto statale.
La donna, Sunita Devi, è stata assunta recentemente proprio
con l'incarico di cucinare il pranzo.
"I primi giorni non ci sono state obiezioni", racconta con
sincero stupore il preside, "ma quando si è diffusa la notizia
della provenienza della cuoca, le famiglie delle caste superiori
hanno imposto ai ragazzi di boicottare i pasti; di un centinaio
di studenti, solo tredici, anche loro appartenenti a caste
protette perché emarginate, mangiano il cibo cucinato dalla
nostra cuoca. Gli altri si portano il pranzo da casa"
Singh spiega che la donna è stata assunta nel pieno rispetto
delle norme del governo e che la sua nomina era stata approvata
dal consiglio di istituto, di cui fanno parte anche
rappresentanti delle famiglie.
L'episodio rivela, per l'ennesima volta, il persistere nel
paese del "razzismo di casta", a dispetto delle leggi che
proteggono indiscriminatamente tutti gli indiani.
I genitori degli studenti in "sciopero del cibo" sostengono che
il problema non è la casta della cuoca ma il fatto che sia stata
favorita proprio per la sua origine, e affermano che tra le
candidate ne spiccava un'altra, di casta superiore, molto più
adatta al ruolo.
Il responsabile del Dipartimento dell'educazione dello stato
RC Purohit, ha fatto sapere di avere aperto un' indagine
sull'accaduto.
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