Le autorità del Bangladesh si sono
piegate alle rimostranze degli islamici più intransigenti ed
hanno annullato la decisione presa solo 24 ore prima di aprire
una spiaggia per sole donne. Lo riporta la Bbc.
La sezione di spiaggia di 150 metri di Cox's Bazar, città
portuale e meta turistica sul Golfo del Bengala, riservata a
donne e bambini è restata aperta solo per poche ore.
"Sono state le donne a chiedere una sezione dedicata a loro
in spiaggia perché si sentivano intimidite ed insicure in un
luogo affollato", ha dichiarato Abu Sufian, un alto funzionario
di Cox's Bazar. Una richiesta sicuramente influenzata
dalla notizia di uno stupro di gruppo di una donna proprio a
Cox's Bazar avvenuto la scorsa settimana.
Il passo indietro delle autorità ha però scatenato un
putiferio sui social. Sono fioccate accuse al governo per aver
acconsentito ai seguaci dell'Islam più estremisti che di recente
hanno tenuto massicce manifestazioni per chiedere la
segregazione di genere nei luoghi di lavoro e nelle fabbriche.
Un commentatore ha descritto la segregazione delle spiagge
come "Talibistan", riferendosi al gruppo islamista talebano che
negli ultimi mesi ha messo a freno i diritti delle donne in
Afghanistan.
Cox's Bazar in Bangladesh è la spiaggia naturale più lunga
del mondo e una popolare destinazione turistica del paese.
Centinaia di migliaia di persone visitano la zona durante i
periodi festivi e il settore del turismo è cresciuto negli
ultimi anni.
Il Bangladesh è un paese a maggioranza musulmana e in gran
parte conservatore.
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