Scatta il coprifuoco a Colombo nello
Sri Lanka dopo che almeno 78 persone sono rimaste ferite durante
gli scontri tra manifestanti pro e contro il governo. I lealisti
del presidente Gotabaya Rajapaksa, armati di bastoni e mazze,
hanno attaccato i manifestanti disarmati che si erano accampati
fuori dall'ufficio del presidente dal 9 aprile. La polizia è
intervenuta con gas lacrimogeni e idranti sui sostenitori del
governo che avevano superato il cordone delle forze dell'ordine
per attaccare le strutture allestite dai manifestanti
anti-governativi.
Le proteste contro il governo sono la conseguenza della
peggiore crisi economica dell'isola dalla sua indipendenza. Da
mesi, infatti, in Sri Lanka si verificano blackout e c'è una
grave carenza di cibo, carburante e medicinali. Tutto questo ha
portato a settimane di proteste pacifiche nel Paese dell'Asia
meridionale. Il Primo ministro Mahinda Rajapaksa, fratello del
presidente, ha esortato i sostenitori del governo "a esercitare
moderazione", ricordando che "la violenza genera solo violenza".
"La crisi economica in cui ci troviamo - ha scritto il Primo
ministro su Twitter - ha bisogno di una soluzione economica che
questa amministrazione si impegna a risolvere".
Nonostante le aperture, dopo che i sindacati hanno
praticamente bloccato il Paese chiedendo le dimissioni dei due
fratelli Rajapaksa, da venerdì il governo ha imposto lo stato di
emergenza attribuendo ai militari ampi poteri. Mentre domenica
il ministero della Difesa ha dichiarato che i manifestanti
contro il governo si sono comportati in "maniera provocatoria e
minacciosa" e hanno interrotto i servizi essenziali. Da oggi, i
sindacati hanno hanno annunciato proteste quotidiane per far sì
che il governo revochi lo stato d'emergenza. Il leader sindacale
Ravi Kumudesh ha annunciato che il 17 maggio, giorno in cui il
Parlamento nazionale aprirà la sua prossima sessione, i
lavoratori del settore pubblico e privato si mobiliteranno per
assaltare le istituzioni. "Quello che vogliamo è che il
presidente e la sua famiglia se ne vadano", ha detto Kumudesh in
una nota.
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