L'esercito al potere in Birmania ha prorogato per altri sei mesi lo stato di emergenza in vigore dal colpo di Stato del febbraio 2021: lo riferiscono i media ufficiali.
Il leader della giunta golpista Min Aung Hlaing ha chiesto ai membri del governo militare "di lasciarlo in carica per altri sei mesi", fino a febbraio 2023, secondo il Global New Light of Myanmar.
Gli undici membri del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza "hanno appoggiato all'unanimità la sua proposta", riporta il quotidiano statale.
La giunta ha dichiarato lo stato di emergenza, che le conferisce pieni poteri, sulla scia del colpo di Stato del primo febbraio 2021 che ha rovesciato la leader civile Aung San Suu Kyi.
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