Sono almeno 3,9 milioni i bambini
afgani gravemente malnutriti e 19,7 milioni le persone, quasi la
metà della popolazione afgana, che hanno sofferto di fame acuta
dall'inizio dell'anno. I dati forniti dal Programma alimentare
mondiale delle Nazioni Unite (WFP) parlano di livelli di crisi e
grave insicurezza alimentare in tutte le 34 province del Paese.
L'organizzazione, in risposta a questa crisi umanitaria, ha
fornito, dall'inizio di ottobre, cibo specifico per la
prevenzione della malnutrizione a 7.400 donne e bambini. Allo
stesso tempo, più di 98.000 donne e bambini sono stati curati
per casi di malnutrizione acuta moderata. Per svolgere questo
lavoro il WFP sta attualmente supportando 2.205 centri sanitari
e 440 team sanitari e nutrizionali mobili in tutto il paese.
L'obiettivo è garantire un accesso continuo ed equo
all'assistenza nutrizionale in aree difficili da raggiungere. In
Afghanistan, circa sei famiglie su dieci hanno visto diminuire
il proprio reddito e nove famiglie su dieci lottano per
soddisfare il proprio fabbisogno alimentare. Dunque in
previsione della dura stagione invernale l'agenzia delle Nazioni
Unite prevede di raggiungere 15 milioni di persone al mese con
assistenza alimentare e nutrizionale salvavita. Inoltre, il WFP
ha preposizionato 75.000 tonnellate di cibo in aree remote
dell'Afghanistan, generalmente isolate durante i mesi invernali
a causa delle condizioni meteorologiche avverse. Ma per
finanziare tutte le sue operazioni, il WFP dichiara di aver
bisogno di 1,14 miliardi di dollari per i prossimi sei mesi.
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