La Corea del Nord ha lanciato almeno 10 missili balistici nel Mar del Giappone, di cui uno è caduto vicino alle acque territoriali sudcoreane: per il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol è stata 'di fatto un'invasione territoriale' e in risposta ha lanciato tre 'missili aria-superficie di precisione' nelle acque a nord del confine marittimo intercoreano. Uno dei missili del Nord, ha sottolineato Yoon Suk-yeol, 'ha attraversato la Linea di Confine Settentrionale per la prima volta dalla divisione" della penisola. Un lancio, questo, definito "intollerabile" dall'esercito sudcoreano.
All'inizio della giornata il Nord aveva lanciato almeno tre missili balistici a corto raggio nel Mar del Giappone, di cui uno - partito dall'area di Wonsan - ha volato attraverso il confine
marittimo de facto con la Corea del Sud, secondo le rilevazionidi Seul.
La Corea del Nord ha minacciato di usare le armi nucleari per far pagare a Usa e Corea del Sud "il prezzo più orribile della storia" qualora dovessero far ricorso alla forza, in un'escalation retorica contro le manovre militari congiunte in corso su larga scala di Washington e Seul. In una nota diffusa nella notte dalla Kcna, Pak Jong-chon, un segretario del Partito dei Lavoratori e stretto collaboratore del leader Kim Jong-un, ha definito le manovre "aggressive e provocatorie". Il Nord, definendo come "avvertimenti" i suoi molteplici lanci di missili, ha preso di mira le manovre partite lunedì che coinvolgono 240 aerei da guerra.
La Corea del Nord ha sparato circa 100 colpi di artiglieria nel mar del Giappone dopo aver lanciato almeno 17 missili balistici e vettori di altro tipo in appena sette ore: lo ha riferito il Comando di stato maggiore congiunto di Seul, fornendo l'ultimo bollettino sulle attività militari straordinarie di Pyongyang. Nel dettaglio, quattro missili balistici a corto raggio (Srbm) sono finiti nel mar Giallo dopo essere stati lanciati dalla provincia di Pyongan del Nord intorno alle 6:51 locali (22.51 di martedì in Italia).
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