Pavel Antov, parlamentare russo del partito Russia Unita, che lo scorso giugno aveva criticato la guerra di Putin in Ucraina, è stato trovato morto domenica sera, dopo una caduta dal terzo piano di un hotel di Rayagada, nello Stato indiano dell'Odisha.
Le autorità indiane hanno ipotizzato con i media che Antov, trovato senza sensi in una pozza di sangue, si sarebbe suicidato in preda alla depressione per la scomparsa, due giorni prima, "apparentemente per un attacco cardiaco", dell'amico Vladimir Budanov, anche lui russo, che faceva parte del gruppo di quattro turisti arrivati all'hotel qualche giorno prima per festeggiare il 66esimo compleanno di Antov.
Antov, che lascia la moglie e una figlia, era a capo di un impero di salumi ed era considerato il politico più ricco di tutta la Duma. Nel 2019 Forbes Russia gli aveva attribuito un guadagno di 130 milioni di sterline.
La guida indiana che accompagnava Antov e il gruppo di altri tre amici ha raccontato ai giornalisti di averlo trovato in una pozza di sangue e di averlo fatto immediatamente trasferire in ospedale, dove i medici lo hanno dichiarato morto.
Secondo i media indiani, i responsabili della polizia locale, che hanno avviato un'indagine, non escludono la possibilità che Pavel Antov si sia "suicidato per la depressione insorta dopo la morte improvvisa dell'amico Budanov, avvenuta secondo molte voci in circostanze misteriose". Il manager dell'hotel ha raccontato che, al momento dell'arrivo qualche giorno prima, Budanov era completamente ubriaco.
Eletto nel partito di Vladimir Putin, lo scorso giugno Antov aveva esplicitamente criticato la guerra e gli attacchi aerei su Kiev, definendoli "terroristici", ma in seguito aveva "chiesto sinceramente scusa" e ribadito di avere sempre sostenuto l'operazione militare di Putin.
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