Dieci persone sono morte nel
nordest della Cina dopo il crollo del tetto di una palestra,
mentre un'altra risulta ancora intrappolata sotto le macerie. Lo
riportano oggi i media statali.
Il crollo è avvenuto poco prima delle 15 di ieri ora locale a
Qiqihar, nella provincia di Heilongjiang. Situata a mille
chilometri da Pechino, Qiqihar è una città geograficamente
vicina alla Mongolia e all'estremo oriente russo. Alle 5:30 di
oggi (le 22:30 di ieri in Italia) 14 persone sono state estratte
dalle macerie, di cui "quattro senza alcun segno di vita e altre
sei morte dopo il fallimento delle cure", ha detto il canale
Cctv. Le operazioni di soccorso hanno mobilitato quasi 160
vigili del fuoco.
Secondo i primi elementi d'indagine, il tetto della palestra
sarebbe stato costituito di perlite, una forma di vetro
vulcanico. Le forti piogge di ieri avrebbero causato
l'espansione di questo materiale siliceo e poi il crollo del
tetto, secondo l'agenzia di stampa Nuova Cina. I funzionari
della società di costruzioni sono stati presi in custodia.
Gli incidenti nelle costruzioni sono comuni in Cina, dopo
decenni di rapida crescita edilizia nel Paese a scapito delle
norme base di sicurezza.
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