Gli Houthi avevano ricevuto "ogni
possibile avvertimento" affinché "desistessero dai loro attacchi
criminali" alla navigazione nel Mar Rosso: non hanno ascoltato e
alla fine "il troppo è stato troppo". Così Grant Shapps,
ministro della Difesa del governo Tory di Rishi Sunak, ha
giustificato oggi i raid americano-britannici condotti in questi
giorni contro obiettivi della milizia sciita che controlla buona
parte dello Yemen.
Shapps ha focalizzato sull'attualità parte del discorso
tenuto alla Lancaster House di Londra per illustrare nuove linee
della strategia militare del Regno Unito "in un mondo che
cambia" e che nelle sue parole si sta facendo sempre "più
pericoloso"; discorso nel quale non ha mancato di additare
Russia e Cina, più o meno direttamente, come i maggiori rivali
geopolitici dell'Occidente.
Parlando dello Yemen, ha affermato che l'obiettivo è stato
quello di indebolire la capacità militare e missilistica degli
Houthi e che essi sono stati ordinati nel quadro di "un'azione
cauta e proporzionata". Non si è tuttavia sbottonato sulla
prospettiva di ulteriori bombardamenti o meno.
Prospettiva su cui il premier Rishi Sunak intende tenersi
del resto le mani libere, stando alle anticipazioni fatte
filtrare da Downing Street di una sua dichiarazione sulla crisi
yemenita prevista in giornata alla Camera dei Comuni: prima
comunicazione al Parlamento, non interpellato preventivamente,
sui raid della settimana scorsa.
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