/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Pakistan: migliaia protestano contro la sentenza sulle minoranze

Pakistan: migliaia protestano contro la sentenza sulle minoranze

Corte Suprema ordina rilascio di un uomo della setta Ahmadi

PESHAWAR, 23 febbraio 2024, 20:49

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA

PESHAWAR - Migliaia di pachistani hanno protestato oggi contro il presidente della Corte Suprema, dopo che ha emesso una sentenza sulla blasfemia che ha scatenato reazioni online e minacce di morte.
    La campagna contro il presidente della Corte Suprema, Qazi Faez Isa, è iniziata dopo che ha ordinato il rilascio di un uomo appartenente alla setta religiosa degli Ahmadi, considerata eretica dagli studiosi musulmani integralisti. L'uomo era stato accusato di aver diffuso un testo Ahmadi proibito, che i chierici più accaniti considerano equivalente alla blasfemia - una questione molto contestata nel Pakistan a maggioranza musulmana, dove anche accuse non provate di offesa all'Islam hanno scatenato la violenza. Circa 3.000 persone si sono riunite in comizi nella città nord-occidentale di Peshawar dopo la preghiera del venerdì. La folla ha bloccato le strade e cantato "Morte ai qadiani" - un insulto riferito agli ahmadi - e "Viva l'Islam". Ieri sera la Corte Suprema ha rilasciato una dichiarazione in cui difendeva la sua sentenza, negando che andasse contro la Costituzione islamica del Pakistan.
    La sentenza del giudice Isa era passata inosservata due settimane fa, prima di essere messa in evidenza da account di social legati al partito Tehreek-e-Labbaik Pakistan, che ha scatenato violente proteste contro la blasfemia. I post che chiedono le sue dimissioni sono stati condivisi migliaia di volte sui social.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza