Diversi lavoratori e leader del
Pakistan Tehreek-e-Insaf (Pti), il partito politico dell'ex
premier incarcerato Imran Khan, sono stati arrestati in seguito
alle proteste organizzate oggi in tutto il Paese. Le
manifestazioni miravano a denunciare presunte irregolarità
elettorali durante le elezioni generali dell'8 febbraio.
I sostenitori del Pti si sono mobilitati a Lahore, Islamabad,
Peshawar, Karachi, Quetta e in numerose altre città in risposta
all'appello di Imran Khan per protestare contro i risultati
elettorali manipolati.
Nella città orientale di Lahore, la polizia ha arrestato
diversi lavoratori del Pti, avvocati e legislatori sostenuti da
Khan nell'assemblea provinciale del Punjab. Scontri tra i
lavoratori del Pti e la polizia sono stati segnalati anche in
altre parti del Paese.
La Commissione per i Diritti Umani del Pakistan ha condannato
la costante violenza dello Stato nel reprimere i manifestanti
del Pti e nel detenere diverse figure chiave del partito a
Lahore. "Tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro
affiliazione politica, hanno il diritto costituzionalmente
protetto di riunirsi liberamente e pacificamente", sostiene.
Mentre l'Ordine degli avvocati ha condannato l'arresto di alti
legali, tra cui Sardar Latif Khosa e Salman Raja a Lahore
chiedendone il rilascio immediato.
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