"Ho quasi 90 anni ormai, ma non
mi sento male, a parte un leggero fastidio alle gambe": il Dalai
Lama, in un videomessaggio ai suoi seguaci in occasione del suo
89esimo compleanno, rassicura di essersi ripreso da
un'operazione al ginocchio fatta a New York.
ll leader spirituale del Tibet aveva lasciato la sua casa
nella città indiana di Dharamsala il mese scorso per le cure. Il
fastidio alle gambe "è inevitabile, a causa del processo di
invecchiamento", ma "fondamentalmente sto bene, quindi non
preoccupatevi", è stato il resoconto sul suo stato di salute
dopo l'intervento.
Figura carismatica del buddismo, celebrato in tutto il mondo
per la sua campagna a favore di una maggiore autonomia per la
sua patria tibetana, il Dalai Lama aveva solo 23 anni quando
fuggì dalla capitale Lhasa temendo per la sua vita dopo che le
truppe cinesi avevano sedato una rivolta. Era il 1959. Nel 2011
aveva rinunciato al ruolo di capo politico del suo popolo,
passando il testimone ad un governo scelto democraticamente da
circa 130.000 tibetani in tutto il mondo. Ma la sua età avanzata
è rimasta motivo di preoccupazione per i compagni esuli, che
temono che Pechino nominerà un successore vicino alla Cina per
rafforzare il suo controllo sul Tibet.
Il mese scorso un gruppo di legislatori statunitensi, tra cui
l'ex Speaker della Camera Nancy Pelosi, ha incontrato il Dalai
Lama e il governo tibetano in esilio a Dharamsala, scatenando
pesanti critiche dalla Cina. Quella visita è seguita
all'approvazione di una proposta di legge da parte del Congresso
che cerca di incoraggiare Pechino a riprendere i colloqui con i
leader tibetani, congelati dal 2010.
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