La Corea del Nord si è opposta oggi
alla dichiarazione finale adottata due giorni fa a Washington
dai leader della Nato, etichettandola come un "documento
illegale".
La dichiarazione "viola i diritti legittimi degli stati
sovrani indipendenti" e "incita alla nuova guerra fredda e allo
scontro militare su scala globale", secondo una nota rilasciata
dal Ministero degli Esteri nordcoreano attraverso l'agenzia di
stampa statale Kcna.
Pyongyang accusa quindi gli Stati Uniti di aver "tentato
persistentemente" negli ultimi dieci anni di incorporare
nell'Alleanza paesi asiatici filoamericani, avvertendo che "la
strategia degli Usa di 'globalizzazione' della Nato potrebbe
comportare il pericolo di una guerra mondiale". Dall'ultimo
vertice dell'Alleanza è uscita la volontà di aumentare la
cooperazione con Giappone, Corea del Sud, Australia e Nuova
Zelanda. "Non trascureremo né eviteremo mai la grave minaccia
incombente: scoraggeremo anzi pienamente l'aggressione e la
minaccia di guerra con un livello più forte di controazione
strategica e difenderemo la pace e la sicurezza nella regione e
nel resto del mondo", si legge nella dichiarazione nordcoreana
citata anche dai media di Seul.
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