Il leader delle proteste
studentesche che stanno scuotendo il Bangladesh ha lanciato un
appello ad un vasto movimento di disobbedienza civile fino alle
dimissioni del primo ministro Sheikh Hasina, a più di un mese
dall'inizio della protesta che ha provocato oltre 200 morti.
"Sheikh Hasina non dovrebbe solo dimettersi, ma anche
affrontare un tribunale per omicidio, saccheggio e corruzione",
ha detto a migliaia di persone nel centro della città di Dacca,
Nahid Islam, leader della 'Sudents Against Discrimination'. La
coalizione, che il mese scorso ha organizzato le prime proteste
contro le quote di assunzione nel pubblico impiego, ha respinto
oggi l'offerta del primo ministro di aprire i colloqui e ha
esortato i bengalesi a prendere parte alla disobbedienza civile
a partire da domani. "Ciò include il mancato pagamento delle
tasse e delle bollette, gli scioperi dei dipendenti pubblici e
il blocco delle rimesse all'estero tramite le banche", ha dettp
Asif Mahmud, membro dell'organizzazione studentesca. Anche i
lavoratori delle fabbriche tessili, vitali per l'economia del
Paese, sono stati invitati a scioperare. "Non restate a casa.
Unitevi alla protesta più vicina", si legge su Facebook.
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