La quasi totalità dei seggi del
Parlamento azero sono stati ufficialmente assegnati a candidati
del partito di governo o suoi alleati dopo le legislative di
ieri, fermamente bocciate dagli osservatori internazionali
dell'Osce e durante le quali, secondo l'opposizione, si
sarebbero registrate numerose violazioni. Stando alla
Commissione elettorale, al partito "Yeni Azerbaijan" del
presidente Ilham Aliyev saranno assegnati 68 seggi su 125, altri
45 andranno a candidati formalmente indipendenti ma in realtà
considerati vicini al governo, e 11 a nove partiti anch'essi
ritenuti filogovernativi. L'opposizione ha ottenuto un solo
seggio, che andrà a un candidato del partito Alternativa
repubblicana.
Gli osservatori internazionali non hanno mai giudicato libere
ed eque le elezioni svolte in Azerbaigian negli oltre 20 anni in
cui Ilham Aliyev è al potere. Il partito di opposizione Musavat
parla di "violazioni massicce", compresi casi di voto multiplo.
Gli osservatori internazionali dell'Organizzazione per la
Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce) denunciano che le
elezioni "non hanno offerto agli elettori vere alternative
politiche e si sono svolte all'interno di un quadro giuridico
eccessivamente restrittivo delle libertà fondamentali e dei
media". Hanno inoltre espresso preoccupazione per "le
intimidazioni nei confronti degli elettori e la loro capacità di
esprimere il proprio voto senza temere ritorsioni". "L'aumento
degli arresti e delle detenzioni di giornalisti e attivisti
della società civile, combinato con il quadro giuridico
restrittivo dei media, ha portato ad una diffusa autocensura e
ha fortemente limitato le possibilità del giornalismo
indipendente", afferma il loro comunicato.
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