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Jago a Expo, l'opera 'Apparato Circolatorio' a Padiglione Italia

Jago a Expo, l'opera 'Apparato Circolatorio' a Padiglione Italia

L'installazione potrà essere vista dall'apertura il 13 aprile

ROMA, 27 marzo 2025, 17:31

Redazione ANSA

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Lo scultore Jago porta a Expo 2025 Osaka 'Apparato Circolatorio', un'opera che esplora il legame tra creatività, tecnologia e corpo umano.

L'installazione, che potrà essere vista dall'apertura del Padiglione Italia prevista per il prossimo 13 aprile, si inserisce nel dialogo sull'arte come strumento di rigenerazione e interpretazione, in perfetta sintonia con il tema della manifestazione: 'Progettare la società del futuro per le nostre vite' che l'Italia declina nel tema 'L'Arte Rigenera la Vita' che guida il suo Padiglione a firma di Mario Cucinella.
    'L'arte contemporanea e il linguaggio visivo utilizzato da Jago esprimono pienamente l'obiettivo che vogliamo raggiungere alla ormai prossima Esposizione Universale di Osaka: aggiornare l'immagine del nostro Paese nel mondo', sottolinea l'ambasciatore Mario Vattani, commissario generale per l'Italia a Expo 2025 Osaka.

'L'Arte Rigenera la Vita è il tema che abbiamo scelto per il nostro Padiglione, ponendo così l'accento sul dialogo tra cultura e scienza. L'arte è al servizio della bellezza, ma anche del benessere, infatti l'opera d'arte di Jago sarà ospitata nella zona dell'IO nella quale indaghiamo il rapporto tra scienza, tecnologia e individuo, da sempre uno degli elementi ispiratori della nostra creatività'.
    'Con Apparato Circolatorio ho voluto dimostrare come anche un materiale solido e apparentemente immobile come la ceramica possa arrivare a muoversi e a pulsare. Attraverso la creatività e la capacità tecnica, quest'opera prende vita, trasformandosi in un battito eterno. Expo 2025 Osaka è l'occasione per condividere questa ricerca con il mondo, mostrando come l'arte e la tecnologia possano dare forma all'invisibile', spiega Jago.
    Realizzata nel 2017, Apparato Circolatorio nasce dalla volontà di tradurre il battito cardiaco in un'opera d'arte. Jago ha dapprima modellato un cuore in argilla, successivamente digitalizzato per ottenere un'animazione tridimensionale del suo movimento. Questo processo è stato suddiviso in trenta fotogrammi, ognuno dei quali è stato convertito in un modello 3D. Da questi modelli sono stati ricavati i rispettivi calchi in gesso, all'interno dei quali è stata colata l'argilla, poi cotta e smaltata. Il risultato è una serie di trenta cuori, ognuno diverso dall'altro, che riproducono il movimento di un singolo battito. Disposti in cerchio, simbolo di continuità e infinito, questi pulsano senza un inizio né una fine, evocando il rinnovarsi della vita e della creazione. A completare l'installazione, un video in loop mostra la contrazione dei cuori, trasformando lo spazio in un'esperienza immersiva, dove la scultura si anima divenendo respiro, presenza e memoria.
    Dopo aver installato la scultura Look down a New York e reso la sua David opera simbolo del tour mondiale della nave Amerigo Vespucci, con Apparato Circolatorio a Osaka Jago continua il suo viaggio globale, raccontando, attraverso un battito del cuore, l'energia che unisce il passato, il presente e il futuro dell'umanità. L'installazione di Apparato Circolatorio celebra dunque la vita e il suo rinnovarsi creando anche un forte dialogo con la storia dell'arte e le lezioni dei grandi maestri.
    La sua forma scultorea e il suo messaggio si intrecciano con opere iconiche del passato, presenti nel Padiglione Italia, come l'Atlante Farnese e 'La Deposizione' di Caravaggio, portando l'arte contemporanea ad un confronto diretto con la grande tradizione artistica italiana.
    Jago è uno scultore italiano nato a Frosinone nel 1987. La sua ricerca artistica fonda le radici nelle tecniche tradizionali e instaura un rapporto diretto con il pubblico mediante l'utilizzo di video e dei social network, per condividere il processo produttivo. A 24 anni è stato selezionato per partecipare alla 54a edizione della Biennale di Venezia, esponendo il busto in marmo di Papa Benedetto XVI (2009). La scultura giovanile è stata poi rielaborata nel 2016, prendendo il nome di Habemus Hominem e divenendo uno dei suoi lavori più noti. Nel 2019, in occasione della missione Beyond dell'Esa, Jago è stato il primo artista ad aver inviato una scultura in marmo (The First Baby) sulla Stazione Spaziale Internazionale. Nel novembre 2020 realizza l'installazione Look Down, che viene collocata in Piazza del Plebiscito a Napoli, per poi essere esposta nel deserto di Al Haniyah a Fujairah (Uae).
    Il primo ottobre 2021 Jago installa la sua Pietà nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, in Piazza del Popolo (Roma) e il 12 marzo 2022 inaugura la mostra Jago - The Exhibition presso Palazzo Bonaparte a Roma. Il 20 maggio 2023 il laboratorio nella Chiesa di Sant'Aspreno ai Crociferi (Napoli) apre al pubblico come Jago Museum.
   

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