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Migranti: il taccuino dell'inviato ANSA

Migranti: il taccuino dell'inviato ANSA

Note dal cuore della crisi di Claudio Accogli

VIENNA-BUDAPEST, 14 novembre 2015, 13:50

Redazione ANSA

ANSACheck

Giovedì 10 settembre, Ungheria

 

 

 

Mercoledì 9 settembre, Ungheria

APPUNTI - A Szeged è arrivato il circo mediatico. Tutto esaurito negli hotel. I tassisti ora sanno dove si trovano i campi dei rifugiati, però di colpo mettono la tariffa 6, extralusso, invece della 1. E se parecchi ungheresi non fanno mistero di non volere i migranti, tanti altri sembrano offesi perché i profughi non hanno la minima intenzione di restare nel loro Paese.

 

 

Martedì 8 settembre, Ungheria

 

 

APPUNTI - Dopo il grande freddo della notte spunta il sole al confine con la Serbia. I profughi finalmente si riscaldano dopo una notte all'addiaccio. Grande tensione al confine. Gli attivisti austriaci, la maggioranza sono ragazze, temono rappresaglie dall'estrema destra. "L'Ungheria è come l'Italia: non abbiamo i soldi per accogliere tutta questa gente", dice un tassista di Szeged in mimetica militare.

 

 

Lunedì 7 settembre, Ungheria


Il muro di Orban #unghary



Migranti partiti in treno da Budapest e diretti al confine con l'Austria
Migranti partiti in treno da Budapest e diretti al confine con l'Austria

 

 

Domenica 6 settembre, confine tra Austria e Ungheria

 

 

 

Sabato 5 settembre, stazione di Monaco


Applausi e inno Ue per migranti. La folla canta a squarciagola e grida "Germania, Germania"

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