Sono riprese le operazioni sgombero della tendopoli di Calais, la cosiddetta 'Giungla' dei migranti nel nord della Francia. Sogéa, la società incaricata dallo Stato di smontare le tende e gli alloggi di fortuna nella parte sud del campo, è tornata sul posto con ruspe e martelli. Nel freddo e sotto una leggera neve circa 70 migranti bloccati dagli agenti hanno assistito alle operazioni. "Paesi europei, dove sono i vostri diritti umani?". "Non distruggete i nostri spazi di vita": era scritto su alcuni cartelli di rifugiati e richiedenti asilo nel giorno del vertice straordinario Ue-Turchia a Bruxelles. Intanto a una quarantina di chilometri dalla Giungla di Calais è nato il primo campo umanitario di Médecins sans frontières (Msf), mentre i commercianti di Calais si sono recati a Parigi per lanciare un grido d'allarme sulla situazione economica della loro città "a causa della crisi dei migranti".
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