Tanta gente ancora in piedi a rendere omaggio alle vittime di martedì al 'memoriale' improvvisato davanti alla Borsa di Bruxelles, il luogo dove, un po' come accadde a Place de La Republique a Parigi, tutti i bruxellesi sono venuti a lasciare un fiore, un lumino, un messaggio, in memoria dei caduti. Giusto dietro l'enorme distesa di fiori e ricordi, l'imponente spiegamento del 'circo mediatico', che ha stabilito in questa piazza del centro il suo quartier generale: troupe di tutto il mondo hanno allestito qui i propri studi per i collegamenti e hanno parcheggiato i loro camper-tv.
Attorno, tutta la piazza è ormai coperta di messaggi scritti a terra con gessetti colorati, gli stessi messaggi di amore e solidarietà che stanno coprendo anche le mura esterne del palazzo della Borsa. Ricordi, frasi, citazioni in tutte le lingue del mondo, in onore dei morti e dei feriti che, ricordiamolo, vengono da 40 nazioni diverse. Si legge: 'We condemn terrorism everywhere, Bangladesh', 'Fortaleza para belgica', 'Only light will overcame darkness', 'L'amour vaincra'. E anche una frase in italiano: 'Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola, P.Borsellino'. Particolarmente toccante un piccolo murale dedicato a una delle poche vittime già identificate, Leopold Hecht, disegnato dai suoi colleghi di università: un cuore rosso con dentro scritto 'Leopold Rip' e sotto 'Pour toi Leopold'.
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