Dal giorno della mia elezione "varerò una moratoria sull'immigrazione legale": lo ha detto Marine Le Pen, nel grande comizio di Marsiglia, spiegando che questo servirà a fare "il punto della situazione". "Sono l'unica a parlare di immigrazione, è drammatico", ha continuato, attaccando, tra l'altro, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, che "ha fatto venire un milione di persone senza alcun controllo,di molti abbiamo anche perso la tracce...". "Basta immigrazione di massa", ha tuonato la candidata del Front National, che come prima misura in caso di vittoria all'Eliseo promette di "chiudere Schengen" e ripristinare le frontiere nazionali della Francia.
Tra il 19 e il 23%. Solo un massimo di quattro punti separa i primi quattro candidati alle presidenziali francesi, secondo l'ultimo sondaggio condotto per Le Monde dal Cevipof, il centro ricerche dell'università di Sciences Po. Emmanuel Macron resta al primo posto, con il 23% dei voti, seguito da Marine Le Pen con il 22,5%. Francois Fillon insegue al 19,5% e Jean-Luc Mélenchon al 19%. Rispetto alla precedente indagine, Macron perde due punti ma acquista un maggiore sicurezza del voto da parte dei suoi sostenitori (sono ora certi di votarlo il 74%, +13% rispetto a 15 giorni fa, +21% in un mese). Le Pen perde 2,5 punti percentuali rispetto ad inizio aprile ma il suo elettorato è quello più determinato: l'84% si dice sicuro della scelta (+2%).
Da lunedì, i servizi di sicurezza francesi hanno chiesto a Francois Fillon, candidato dei Republicains, di indossare un giubbetto antiproiettile ma l'ex premier ha rifiutato. Lo ha appreso la tv Bfm da fonti dei servizi di informazione. La decisione è stata presa dopo la scoperta del videomontaggio con la prima pagina di un giornale e la foto del candidato della destra, un elemento che li ha messi sulla pista dei due terroristi. Su una scala da 1 a 4, Fillon è valutato a livello 2, Marine Le Pen a livello 3, Emmanuel Macron e Jean-Luc Mélenchon a livello 4.
E' stata "sventata un'azione violenta imminente" il cui obiettivo e luogo non sono stati precisati. Lo ha confermato, in una conferenza stampa, il procuratore della Repubblica Francois Molins. Nell'appartamento sono stati trovati fra l'altro, insieme ad armi ed esplosivi, "una bandiera nera dell'Isis", un Corano, foto "di bambini sotto i bombardamenti" e versetti "inneggianti alla vendetta". Secondo Molins, i due arrestati hanno "legami con reti in Belgio".
Intanto due presunti terroristi sospettati di preparare attentati durante la campagna presidenziale francese sono stati fermati a Marsiglia. "L'attacco era imminente", aggiungono le fonti. Esplosivi di tipo Tatp sono stati rinvenuti nell'edificio dove è scattato l'arresto, che è stato fatto evacuare. Entrambi i fermati, di nazionalità francese, erano già noti ai servizi per la loro radicalizzazione. Uno dei due era convertito all'Islam. I due non erano originari di Marsiglia ma avevano affittato una casa nella grande città francese affacciata sul Mediterraneo.
"I due uomini fermati a Marsiglia volevano colpire un candidato all'elezione presidenziale. Gli inquirenti hanno scoperto un video in cui i due sospetti prestavano giuramento all'Isis", scrive Le Parisien online. Nel video viene filmata, tra l'altro, la prima pagina di un giornale con la foto del candidato Francois Fillon.
Il presidente francese, Francois Hollande, rende omaggio al lavoro delle forze di sicurezza francesi. "Siamo mobilitati contro il terrorismo"; ha continuato Hollande, aggiungendo: "I nostri servizi di sicurezza hanno lavorato in modo notevole". "Ora questi due individui verranno interrogati dalla polizia e dalla giustizia". "Il rischio terrorismo è più elevato che mai", ha detto il ministro dell'Interno, Mathias Fekl. Oltre cinquantamila uomini - ha aggiunto - sono dispiegati sull'insieme del territorio per garantire la sicurezza del voto.
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