Si è aperto oggi a Muenster, in Germania, il processo ad una ex-guardia delle SS del campo di concentramento di Stutthof, nei pressi di Danzica.
L'accusa per Johann Rehbogen è di concorso in omicidio: il 94enne avrebbe favorito la morte di un centinaio di persone nei due anni in cui ha prestato servizio nel campo, dal 1942 al 1944.
In assenza di
prove circostanziate che leghino l'imputato a particolari casi
di omicidio, l'impianto accusatorio si basa sull'assunto che
fosse impossibile per la guardia, all'epoca dei fatti 18enne,
non sapere quanto accadesse nel campo.
"Chiunque sentisse da fuori le grida che provenivano dalle
camere a gas avrebbe saputo che quelle persone combattevano per
la propria vita", ha detto il procuratore generale Andreas
Brendel. Nel campo si uccideva con il gas ma anche con le
inizioni letali e alla fine con le cosiddette "marce della
morte". Secondo la Centrale competente per i crimini nazisti di
Ludwigsburg sono morte nel campo di Stutthof 65.000 persone.
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