Centri vaccinali ovunque, anche nelle chiese, in una Gran Bretagna che cerca di accelerare al massimo la campagna di immunizzazione della popolazione dal Covid nel pieno della nuova ondata di contagi e morti innescata nelle ultime settimane dall'aggressività della cosiddetta 'variante inglese' del virus.
L'appello del governo a dare una mano a ospedali, ambulatori, farmacie e strutture drive-in già coinvolte a migliaia in questa sfida, è stato raccolto fra l'altro dal mondo ecclesiastico: Chiesa nazionale anglicana in primis che in ultimo ha messo a disposizione anche la storica cattedrale di Salisbury, edificio di origine quattrocentesca nel sud dell'Inghilterra, dove il rito della somministrazione inaugurale di una dose di vaccino Pfizer/BioNTech è avvenuto ancora una volta sotto gli occhi di media, telecamere e macchine fotografiche.
Il primo paziente vaccinato fra le navate di questa chiesa è stato William Perry, inossidabile suddito 98enne di Sua Maestà ed ex progettista di aerei militari della Raf. Lucido e sereno, Perry ha atteso i 15 minuti previsti dai protocolli per sorvegliare il rischio di un ipotetico effetto collaterale shock immediato, senza denunciare peraltro la minima reazione negativa. "E' bello pensare di aver fatto qualcosa di buono per sperare di essere ancora qua fra qualche settimana e magari fino a compiere 100 anni", ha poi detto speranzoso ai giornalisti prima d'esser riportato a casa.
Salisbury - dove si prevede di vaccinare in una settimana circa 3000 persone - non è peraltro la prima cattedrale del Regno a essersi prestata a ospitare temporaneamente un contro di vaccinazioni: da diversi giorni sono già operative in questo formato anche quelle di Blackburn e di Lichfield.
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