Fu una bugia: la studentessa che
denunciò Samuel Paty per averla fatta uscire dalla classe, in
quanto musulmana, prima di mostrare le caricature di Charlie
Hebdo, mentì. Disse al padre quella bugia - all'origine della
bufera che si scatenò negli ambienti radicalizzati e che sfociò
nella decapitazione del professore ad opera di un terrorista di
origine cecena - perché non voleva confessargli che lei in
classe non ci aveva neppure messo piede, come molte altre volte.
Lo riporta Le Parisienne sulla base delle deposizioni
rilasciate dalla giovane alla polizia.
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