Il premier britannico Boris Johnson ha criticato le sanzioni imposte nelle scorse ore per ritorsione dalla Cina contro sette parlamentari, un avvocato e un'accademica britannica affermando via Twitter che Pechino ha voluto colpire persone che "svolgono un ruolo vitale per illuminare le grossolane violazioni dei diritti umani perpetrate contro gli Uiguri musulmani" nello Xinjiang.
"La libertà di parlare per opporsi all'abuso è fondamentale e io sono fermamente schierato al fianco" delle personalità sanzionate, conclude il premier Tory.
Pechino aveva imposto le sanzioni con l'accusa di "diffondere menzogne" sulle presunte violazioni dei diritti umani in Xinjiang. Le sanzioni sono la risposta a quelle disposte da Ue, Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada nei confronti di alcuni responsabili cinesi accusati di lavoro forzato e discriminazione nei confronti dell'etnia uigura e delle altre minoranze musulmane nella regione nordoccidentale della Cina.
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