Il governo britannico di Boris
Johnson, presidente di turno del G7, spinge in queste ore per un
coordinamento della risposta alla situazione afgana allargato
anche a Russia e Cina, potenze oggi "problematiche" per
l'Occidente, ma cruciali e solidamente posizionate in Asia
Centrale. Lo riferiscono fonti di Downing Street confermando che
Londra - dopo l'idea d'un vertice digitale dei leader dei Sette
sull'Afghanistan - ha proposto adesso una riunione dei membri
permanenti del consiglio di Sicurezza dell'Onu (Usa, Russia,
Regno Unito, Francia, Cina) estesa ai Paesi G7 che non ne fanno
parte (Italia, Germania, Canada, Giappone).
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