Sono adesso 350 gli edifici e 166,2
gli ettari di terreno sepolti dalla lava del vulcano Cumbre
Vieja attualmente in eruzione a La Palma, una delle isole
Canarie. Lo si apprende dall'ultimo rilevamento reso noto dal
sistema europeo Copernicus. Dati aggiornati alle 19.26 di ieri
che confermano il rallentamento dell'avanzata della colata verso
la costa occidentale dell'isola, di cui avevano già parlato le
autorità locali. L'aggiornamento precedente, che risale a 36 ore
prima, indicava 320 edifici distrutti e poco più di 150 ettari
coperti di lava.
Intanto, le autorità hanno concesso altro tempo ai residenti
di zone colpite dall'eruzione per salvare documenti, oggetti di
valore e prodotti di terre coltivate in vista della possibile
avanzata della colata. È anche stata richiesta la creazione di
due aree di accesso ristretto al traffico aereo in punti vicini
al vulcano: l'autorità competente, Enaire, ha spiegato che la
restrizione non interessa voli commerciali.
Nel frattempo, sui media spagnoli emerge una delle
conseguenze dell'eruzione per alcune delle persone che hanno
perso la loro casa: la difficoltà di trovare un'alternativa
abitativa per gli alti prezzi degli affitti a La Palma,
un'emergenza su cui il governo regionale prevede di agire quanto
prima.
Oggi sono attesi sull'isola i Reali di Spagna, Felipe VI e
Letizia, e il premier Pedro Sánchez, di ritorno da New York.
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