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'Guerra delle targhe' in Kosovo, prosegue protesta dei serbi

'Guerra delle targhe' in Kosovo, prosegue protesta dei serbi

Bloccati due posti di confine. Calma ma alta tensione

23 settembre 2021, 11:54

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

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(ANSAmed) - BELGRADO, 23 SET - Situazione sostanzialmente tranquilla ma sempre carica di tensione al confine fra Kosovo e Serbia, dove per il quarto giorno i manifestanti serbi bloccano i valichi di Jarinje e Brnjak per protesta contro l'obbligo del cambio di targa per i veicoli in entrata dalla Serbia.
    I due posti di frontiera sono bloccati da una lunga fila di camion, ruspe, pneumatici e altro materiale che impediscono il regolare passaggio dei veicoli. E' possibile solo passare la frontiera a piedi.
    L'unico posto di confine aperto alle auto e ai camion è quello di Merdare. I manifestanti - tenuti a bada da un massiccio schieramento di reparti speciali armati della polizia kosovara, appoggiati da mezzi blindati - hanno trascorso un'altra notte al freddo e sotto le tende per presidiare le loro postazioni e protestare per quella che viene ritenuta una decisione unilaterale e provocatoria di Pristina, per la quale dal 20 settembre tutti i veicoli che entrano dalla Serbia e circolano in Kosovo devono cambiare la targa serba con una kosovara provvisoria, al costo di 5 euro e valida due mesi. Ciò, sostiene il premier Albin Kurti, per il 'principio di reciprocità' e in risposta a un analogo obbligo che hanno i veicoli kosovari in entrata in Serbia.
    Una situazione che ha irrigidito ulteriormente le posizioni delle parti già molto distanti, gettando nuove ombre sul prosieguo del dialogo facilitato dalla Ue. (ANSAmed).
   

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