La lava del vulcano Cumbre Vieja, in eruzione sull'isola di La Palma (Canarie), ha coperto nelle ultime ore di oltre 40 ettari di terreno dopo che una lingua di magma si è spinta verso il mare raggiungendo un antico delta vulcanico, prodotto di una precedente eruzione: lo hanno reso noto i responsabili del piano d'emergenza per questa calamità naturale.
Nell'avanzata verso la linea di corsa, ora distante circa 150 metri, questa nuova lingua di lava ha distrutto campi coltivati e alcune edificazioni. In totale, la superficie coperta dalla lava è di 471 ettari, di cui circa 120 corrispondono a campi coltivati. La larghezza massima delle colate è di 1,2 chilometri. Gli edifici danneggiati sono almeno 726, secondo dati del catasto.
Nelle ultime ore sono stati registrati valori della qualità dell'aria non ottimali nella zona dell'eruzione, a causa di condizioni meteorologiche "sfavorevoli". Secondo il direttore tecnico del piano d'emergenza, Miguel Ángel Morcuende, le persone senza problemi di salute respiratori, cardiaci o simili possono condurre comunque una vita "normale" indossando una mascherina.
La presenza di ceneri vulcaniche ha reso inagibile da ieri l'aeroporto di La Palma e costretto le compagnie aeree a riprogrammare voli da o verso l'aeroporto di Tenerife Nord su quello di Tenerife Sud. La compagnia aerea Binter, una di quelle che offrono più voli per queste isole, ha poi comunicato che i voli per Tenerife Nord potevano riprendere.
In queste ore e stanotte non si escludono problemi simili presso lo scalo di Tenerife Sud e quello di La Gomera, ha spiegato María José Blanco, portavoce del comitato scientifico che studia l'eruzione. Da domani le condizioni meteorologiche dovrebbero migliorare, ha aggiunto.
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