La Francia ha restituito
ufficialmente al Benin 26 opere dei "tesori reali di
Abomey'"saccheggiati nel 1892 dalle truppe coloniali francesi.
Sull'applauso dei presenti, i ministri della cultura di Francia
e Benin, Roselyne Bachelot e Jean-Michel Abimbola, hanno firmato
a Parigi l'atto di cessione di proprietà di questi beni che
domani, dopo 130 anni di assenza, torneranno in Benin.
"E' un momento simbolico, commovente e storico, che era tanto
atteso e insperato", ha dichiarato il presidente Emmanuel Macron
che nel 2017 si impegnò restituire alcuni pezzi del patrimonio
africano presente in Francia. "Tutto il popolo del Benin esprime
la sua gratitudine", ha detto da parte sua il presidente del
Benin, Patrice Talon, giunto appositamente a Parigi per
l'occasione. Tuttavia, "la restituzione delle 26 opere è solo
una tappa", ha puntualizzato il leader africano, citando alcune
opere che al momento resteranno a Parigi e che il Benin
vorrebbe potessero rientrare a casa assieme agli altri tesori.
Le 26 opere al momento restituite verranno spedite domani in
Benin a bordo di un volo speciale con il presidente. Per
l'occasione, verrà celebrato a Cotonou, la città più popolosa
del Benin, una cerimonia in omaggio ai tesori restituiti. Tra le
opere, due statue totem dell'antico regno di Aborney come anche
il trono di Re Béhanzin, depredati durante il saccheggio del
Palazzo di Aborney perpetrato dalle truppe coloniali francesi
nel 1892.
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