"Il fenomeno della disinformazione ha
assunto negli ultimi anni caratteristiche preoccupanti, che
spingono ad agire". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi
Di Maio alll'evento "(Dis)Informazione. Sfide Internazionali e
resilienza interna" alla Farnesina. Sottolineando che "occorre
un impegno collettivo per proteggere i valori del pluralismo, la
trasparenza e la piena libertà di accesso ai nuovi mezzi di
comunicazione e preservare, al contempo, la veridicità dei
contenuti, per un'informazione di qualità a presidio della
democrazia".
Di Maio ha ricordato che "abbiamo assistito a un aumento
delle campagne di disinformazione e cattiva informazione, spesso
coordinate da attori che tentano di distorcere il dibattito
pubblico e screditare i governi occidentali, i processi e le
istituzioni democratiche". Con i social media "utilizzati anche
per condurre in maniera coordinata campagne di
destabilizzazione". Inoltre, "un'ondata di disinformazione e
cattiva informazione" sulla pandemia "ha contribuito ad
aumentare paura e disorientamento nei cittadini di fronte
all'emergenza sanitaria globale".
Per Di Maio "le sfide che ci troviamo ad affrontare sono
riuscire a garantire che i diritti umani si applichino allo
stesso modo online tanto quanto offline, e coniugare il diritto
ad accedere a tutte le fonti di informazione disponibili con
l'esigenza di prevenire e contrastare azioni di interferenza e
manipolazione informativa".
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