"La Germania sta al fianco degli ucraini, dunque dalla parte giusta della storia". E adesso punta sulla sicurezza. In un discorso storico al Bundestag, il cancelliere Olaf Scholz ha annunciato misure fino a qualche giorno fa impensabili per i tedeschi: innanzitutto un fondo speciale da 100 miliardi per rafforzare la Bundeswehr. "E da ora, anno dopo anno, investiremo oltre il 2% del Pil in difesa", ha assicurato il Bundeskanzler. È una svolta nella politica estera e della difesa, affrontata - ironia della storia - proprio dal governo guidato da forze tradizionalmente più pacifiste, come socialdemocratici e verdi. Berlino dispone quello che ha sempre rivendicato la Nato, dopo anni di resistenze e timori dettati anche dalla sua pesante eredità storica, determinando la prima vera cesura col merkelismo.
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